Essere dall'altra parte della terra senza conoscere nessuno (o quasi) può essere un grande limite o una grande opportunità. Probabilmente per adattarsi bisogna andare alla ricerca del limite così da poter scovare diverse opportunità. Rio è una città pazzesca, non credo esista una parola per descriverla, forse è la metropoli dei limiti imposti da una situazione socio-economica altalenante e al contempo un posto ricco di possibilità vista la sua geografia.
Senza dubbio Rio è diventata e sarà la città dei sogni di migliaia di atleti e l'atmosfera sui campi di gara non può che confermarlo. Mi sono immerso, o almeno ci sto provando, nella città olimpica. Giusto il tempo di capire come muoversi e via direzione Maracanã in compagnia di amici conosciuti la sera prima tra una caipirinha e l'altra nel quartiere di Lapa. Ci aspetta il doppio match di pallavolo femminile Cina-Italia e Giappone-Camerun. Nemmeno il tempo di recarsi all'ingresso con il tricolore sulle spalle e un reporter di una TV cinese mi ferma per un'intervista lampo. Due domande sul pronostico della partita e si entra nel palazzetto. Solo pochi minuti dopo ho realizzato la cosa ma l'espressione del giornalista cinese era così simpatica che non potevo rifiutare.
Nel palazzetto Maracanãzinho tutto è pensato per lo spettacolo: musica e ballerini accendono l'entusiasmo sulle tribune e le ragazze camerunensi conquistano la folla quando iniziano a esultare e saltare di gioia ad ogni punto siglato sapendo di vivere un grande sogno.
Tramite volontari italiani riesco ad ottenere un biglietto gratuito per le finali di equitazione, specialità salti. Qui l'atmosfera è totalmente diversa. Un silenzio quasi assoluto regna sulle tribune dell'Olympic Equestrian Centre per evitare di disturbare l'esecuzione della prova al cavallo e al fantino. Solo alla fine il pubblico ha il "diritto" e il dovere di applaudire ed esultare le gesta dei protagonisti. Assistiamo a grandi salti e gesti tecnici di livello. La prova finale del tedesco Michael Jung, poi medaglia d'oro, accende la festa sugli spalti. Quando se non durante le Olimpiadi conoscere nuove discipline?
Nel pomeriggio sono finalmente andato al Parco Olimpico a Barra de Tijuca. Qua l'atmosfera olimpica la fa da padrona. Per oggi solo un giretto tra stadi e palazzetti. Tornerò sicuramente venerdì mattina per vedere il ping pong grazie ai biglietti offerti dal comitato organizzatore ai volontari e sto pensando di venire a vedere altre gare prima di inziare, venerdì pomeriggio, con il servizio allo Stadio Olimpico. Intanto nella giornata di ieri la IAAF ha fornito l'elenco degli iscritti delle gare di atletica, presto qualche chicca. Siamo davvero agli sgoccioli.
Senza dubbio Rio è diventata e sarà la città dei sogni di migliaia di atleti e l'atmosfera sui campi di gara non può che confermarlo. Mi sono immerso, o almeno ci sto provando, nella città olimpica. Giusto il tempo di capire come muoversi e via direzione Maracanã in compagnia di amici conosciuti la sera prima tra una caipirinha e l'altra nel quartiere di Lapa. Ci aspetta il doppio match di pallavolo femminile Cina-Italia e Giappone-Camerun. Nemmeno il tempo di recarsi all'ingresso con il tricolore sulle spalle e un reporter di una TV cinese mi ferma per un'intervista lampo. Due domande sul pronostico della partita e si entra nel palazzetto. Solo pochi minuti dopo ho realizzato la cosa ma l'espressione del giornalista cinese era così simpatica che non potevo rifiutare.
Nel palazzetto Maracanãzinho tutto è pensato per lo spettacolo: musica e ballerini accendono l'entusiasmo sulle tribune e le ragazze camerunensi conquistano la folla quando iniziano a esultare e saltare di gioia ad ogni punto siglato sapendo di vivere un grande sogno.
Tramite volontari italiani riesco ad ottenere un biglietto gratuito per le finali di equitazione, specialità salti. Qui l'atmosfera è totalmente diversa. Un silenzio quasi assoluto regna sulle tribune dell'Olympic Equestrian Centre per evitare di disturbare l'esecuzione della prova al cavallo e al fantino. Solo alla fine il pubblico ha il "diritto" e il dovere di applaudire ed esultare le gesta dei protagonisti. Assistiamo a grandi salti e gesti tecnici di livello. La prova finale del tedesco Michael Jung, poi medaglia d'oro, accende la festa sugli spalti. Quando se non durante le Olimpiadi conoscere nuove discipline?
Nel pomeriggio sono finalmente andato al Parco Olimpico a Barra de Tijuca. Qua l'atmosfera olimpica la fa da padrona. Per oggi solo un giretto tra stadi e palazzetti. Tornerò sicuramente venerdì mattina per vedere il ping pong grazie ai biglietti offerti dal comitato organizzatore ai volontari e sto pensando di venire a vedere altre gare prima di inziare, venerdì pomeriggio, con il servizio allo Stadio Olimpico. Intanto nella giornata di ieri la IAAF ha fornito l'elenco degli iscritti delle gare di atletica, presto qualche chicca. Siamo davvero agli sgoccioli.